La storia di Leopoldo Giordano comincia nel 1970 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Da ragazzo frequenta il liceo scientifico, che tra una materia e l’altra lo avvicina al suo futuro professionale. L’indirizzo, infatti, gli offre spesso la possibilità di dilettarsi con la realizzazione di elaborati tecnici di vario tipo, dimostrando uno spiccato talento creativo per la progettazione e il disegno.
Terminate le scuole superiori, sogna di intraprendere gli studi di ingegneria con l’obiettivo di trovare un lavoro che gli permetta di esprimere in egual misura manualità e creatività, due elementi che sente essere molto legati alle intime esigenze della sua natura: sempre tesa verso nuovi e inesplorati orizzonti.
Mentre valuta la possibilità di iscriversi all’università, per sbarcare il lunario inizia a posare come modello: i primi servizi fotografici, le sfilate, i viaggi; da Milano a Parigi e da Londra a New York, nel giro di pochi anni Leopoldo si trova, quasi per caso, a relazionarsi con artisti e designer di fama internazionale.
È in queste circostanze che avviene l’incontro con Ernesto Esposito, affermato designer napoletano, il quale nota subito il talento di un ragazzo che mostra una spiccata attitudine per il design.
Inizia così la carriera di Leopoldo Giordano nel mondo della moda: in fabbrica, ad apprendere la professione direttamente dai suoi maestri tra cui, oltre ad Esposito, c’è anche Giuseppe Baiardo - del famoso calzaturificio Iris - che pur mettendolo a dura prova gli trasmette le tecniche fondamentali per superare le tipiche difficoltà della manifattura artigianale.
Dopo una lunga gavetta nel 1996 cominciano gli incarichi importanti, che porteranno Leopoldo a misurarsi in qualità di responsabile e designer con diversi rinomati marchi del settore, tra cui: Chloé, Marc Jacobs, Fendi, Kenzo, Brioni, Bruno Magli, Golden Goose, Borbonese, Tod's e Trussardi. Lo stesso anno lo stilista partenopeo esordisce con la sua linea di scarpe femminili - firmata Leopoldo Giordano - che verrà distribuita da Iris, oggi Onward Luxury Group.
Stagione dopo stagione il marchio raccoglie consensi e prestigio, rivelando tra il 1996 e il 2016 tutto il suo carattere: lo stile sobrio e minimale si accosta ad un disordine fragoroso ed eccentrico, richiamando la tradizione, la contraddizione, Napoli; città natale di un’artista che insegue l’equilibrio tra due mondi, alla continua ricerca della sintesi definitiva tra l’ostentazione e la discrezione, il palese e il celato; sognando la bellezza di un tempo remoto, catartica e intellettuale, manifestazione onirica di una donna forte, elegante e misurata.
Ma il tempo passa, si cambia, si cresce, si conserva e si rielabora. Oggi Leopoldo non è il ragazzo di Castellammare che disegnava al liceo, e nemmeno il designer che ha riempito le vetrine dei negozi più famosi al mondo. Oggi il suo sguardo volge al futuro, prendendo dal passato quanto basta per costruire qualcosa di nuovo, di diverso; raccoglie senza tradire, proteggendo ciò che è stato, ma puntando ad un rinnovamento artistico e professionale.
Nasce così Reversaid. Un progetto ambizioso che vede il ritorno del designer Leopoldo Giordano, proiettato questa volta verso la realizzazione di un'idea che si pone l’obiettivo di stravolgere e rovesciare gli attuali equilibri prestabiliti; si scende in profondità, si torna al centro di ogni cosa, nel cuore del reale, per svelare l’essenza che si nasconde dietro l’apparenza.
Reversaid è un punto di arrivo: la meta di un viaggio senza fine, intrapreso da un artista che da sempre cerca l’invisibile nel visibile, valorizzando il non detto, la parola omessa, il segreto proibito nascosto nelle profondità dell’anima; che silenziosa e riservata giace protetta nel buio della notte, in attesa di essere svelata, capita e, infine, amata.